Modello: Citroen C3 Pluriel
Marca: Norev
Numero di catalogo: 81002
Anno di produzione: ---
Pezzi prodotti: ---
Aperture: 4 + tettuccio intercambiabile + montanti smontabili
Prezzo Medio di mercato: €50
Il richiamo della 2CV nella C3, specie con la versione Pluriel non è trascurabile. La Norev ovviamente non si è fatta scappare la riproduzione di questa originale cabrio della Citroen.
La verniciatura pur essendo un colore metallizzato non mi ha colpito per la luminosità, risulta comunque ben coprente e di giusto spessore. Il modello ha in dotazione due capotte: una per la posizione chiusa e l’altra avvolta, inoltre è possibile smontare i montanti del tetto in modo da lasciare completamente scoperto il modello. A differenza della bella 2CV (sempre norev) i tettucci sono in plastica anziché in gomma morbida.
Il frontale, piuttosto anonimo, come sulla vettura reale, ha il pregio di aver riprodotto in modo convincente gli ampi proiettori e gli inserti in gomma del paraurti ben verniciati. Al contrario deludono i fendinebbia ed economica risulta la presa d’aria dove la trama a nido s’aper è tampografata su un supporto in plastica trasparente; ilogo Citroen del cofano è ricavato in stampo.
Anche sulla fiancata le economie sono percepibili nella freccia in stampo e neppure tampografata, nelle ruote dove le coperture sono realizzate in plastica.
Anche il paraurti anteriore è realizzato in stampo con la carrozzeria.
Il posteriore trova sicuramente nei fari la parte più riuscita, inoltre anche in questo caso l’ampia striscia di gomma del paraurti è verniciata senza sbavature di rilievo.
L’abitacolo è in generale povero: uso diffuso di plastiche rigide, assenza di rivestimento inferiore, le cinture di sicurezza posteriori sono in stampo con i sedili mentre le anteriori sono completamente assenti; le poche tampografie attorno ai comandi della radio sono semplicemente dei punti bianchi ed il quadro strumenti è replicato mediante una decals.
Una nota positiva è la possibilità di abbattere individualmente gli schienali dei sedili posteriori.
Il motore anche se realizzato con l’uso di un solo stampo non risulta particolarmente piatto e diversi accessori riempiono e completano il vano.
L’accesso al baule è garantito dalla ribaltina della piccola porta, replicata in modo convincente: un plauso per l’utilizzo di una bella ed efficiente cerniera metallica priva di braccetti.
Il fondo è sufficientemente particolareggiato, spicca in stampo la parte inferiore del motore e della trasmissione; discreto lo scarico non in stampo, ma interamente applicato.
In conclusione la parte più interessante del modello è la possibilità di configurare le aperture della capote come la vettura reale, il resto è costruito in economia sia come soluzioni, sia per quanto riguarda i materiali. La 2CV che appartiene alle stessa serie della pluriel si è dimostrata ecisamente più ricca e curata.
In sintesi
Mi è piaciuto
Modularità del tetto
Proiettori e fari
Schienali dei sedili posteriori abbattibili singolarmente
Non mi è piaciuto
Interno costruito con totale uso di plastica rigida
Pneumatici in plastica
Diversi particolari in stampo con la carrozzeria