FIAT 127Di questa vettura ci sarebbe talmente tanto da scrivere, e tanto se ne è scritto e parlato, che tutto sommato è meglio, forse, non dilungarsi troppo.
E' stata l'ennesima utilitaria ben fatta della FIAT. Non poteva essere altrimenti, visto che questo è sempre stato il terreno prediletto e vincente del marchio torinese.
Nata nel 1971 ricordo ancora l'effetto che mi fece quando la vidi la prima volta: "Che è 'sta roba!". Poi feci l'occhio a quel posteriore alla Donald Duck e capii che le doti di quell'auto erano molteplici; a partire proprio dalla capacità del bagagliaio, frutto di quella strana linea posteriore.
Il progetto di quell'auto stravolgeva la sua progenitrice, l'850, ormai vetusta, ma indicava a tutti gli altri quali erano i nuovi limiti della categoria per abitabilità, prestazioni, tenuta, guidabilità e, perchè no, stile.
Tutte caratteristiche esaltate dalla sua degna sostituta, la UNO del 1981, mentre lei, la 127, continuò a marciare, declinata in tre serie e mille versioni, fino al 1987.
POLISTILMolti collezionisti d'oggi sono nati con questo marchio tra le mani; giocavano, perlopiù, con le 1:25 e con le 1:18, affascinati dalle dimensioni, dalle ruote sterzanti e dalle aperture di portiere e cofani. Molti di loro non hanno neanche mai saputo dell'esistenza della Politoys, dell'APS e nulla della storia stessa della Polistil.
Non sono da biasimare però. Perchè, in verità, a differenza di altri marchi, in special modo quelli inglesi, per quelli nostrani c'è sempre stata una sorta di omertà che ha reso difficile ricostruire dettagliatamente la storia delle aziende che hanno segnato la nascita e l'evoluzione del modellismo statico italiano, e perciò internazionale.
Polistil, ad esempio, compare come marchio "definitivo ed ufficiale" nella prima metà degli anni '70 e già su questo vi sono almeno due ipotesi a confronto: una è che il passaggio da Politoys a Polistil è avvenuto a causa di una richiesta diretta dall'inglese Palitoy, del gruppo Playcraft, che ha riscontrato una sovrapposizione del nome non gradita, l'altra dice che il passaggio è avvenuto, invece, per mera scelta aziendale a seguito del cambiamento d'assetto interno.
Una cosa è comunque certa: Polistil è uno dei nomi che l'azienda originaria APS aveva nel suo DNA, tant'è che compare nelle scatole delle FibreGlass insieme al logo APS e viene utilizzato, ad esempio, sul fondino dell'automodello di Batman del 1966
(prodotto in Messico e reimportato?).
Particolare dalla scatolina della Mercedes 230 SL della serie Politoys Glass Venendo a noi, e chiacchiere a parte, l'oggetto del giorno è innegabilmente Polistil e risale, questa volta con certezza storica essendo un prodotto abbinato alla serie dei modelli EL, al periodo che parte dal 1974.
Si tratta di una scatola contenente 12 pezzi dell'esemplare FIAT 127 della serie EL, codice 48. E' la scatola con la quale venivano trasportati e consegnati ai rivenditori i modellini da porre in vetrina per la vendita. Il corpo è in polistirolo, sagomato internamente per accogliere i 12 gusci "bubble box" nei quali erano collocati i modellini; un coperchio in cartone con stampa a colori del marchio Polistil chiude la scatola la quale, su un lato, ha incollata un'etichetta di carta con stampati i dati del prodotto che contiene e il logo dell'azienda.
Come si evince dalle foto, nel caso specifico, all'interno trovano posto solo quattro modellini della serie EL, fra i quali uno soltanto è una 127 EL48.
Per completarla dovrei procurami altri 11 esemplari di EL48 ... ci penserò!
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