Fabrizio brufolo
Numero di messaggi : 108 Data d'iscrizione : 19.07.12 Età : 49 Località : Sommariva del Bosco
| Titolo: Mercedes 190E 1984 Gio 2 Mag 2013 - 14:09 | |
| Modello: Mercedes 190 1° serie Marca: Minichamps Materiale: metallo e plastica Numero di catalogo: 400 034100 Anno produzione: 2005 Pezzi prodotti: / Aperture: / Listino: 45 euro Prezzo di acquisto: 20 euro (mercatino) La 190 (sigla di progetto W201) segna l’ingresso della Mercedes in un segmento di mercato diverso da quello abituale. Prima del 1982, infatti, la casa tedesca non si era mai spinta così “in basso” nel mercato. L’idea di ampliare verso il basso il bacino di utenza della marca nacque a metà anni settanta, quando Mercedes fu spinta a studiare un modello più economico rispetto alla W123, dal rilevante successo di vendite ottenuto dall’Audi con la 80 e dalla Bmw con la Serie 3. La gestazione fu abbastanza lunga, e portò alla nascita della 190, che fu presentata al pubblico l’8 Dicembre 1982. E fu accolta molto bene, perché riproponeva in “piccolo” tutte le qualità che la clientela Mercedes era abituata ad avere sui modelli classici. Segnò anche un punto di rottura dal punto di vista stilistico (opera del grande Bruno Sacco), che si ispirava all’ammiraglia Classe S (W126) ma con linee più tese e con scarsissimo uso di cromature (da sempre tradizione del marchio). Nel Settembre 1988 arriva la seconda serie, con paraurti in tinta e fascioni laterali in plastica colorata, e modifiche alla mascherina, alla console centrale e ai rivestimenti interni. Invariati i motori ma 5 marce e ABS di serie su tutte. Nel 1993 la 190 va in pensione, sostituita dalla prima Classe C, la W202. Minichamps non sbaglia un colpo nella riproduzione di automobili tedesche. Con questa 190 prima serie ha dato prova, se ancora ce ne fosse bisogno, di saper realizzare dei gran bei modelli. Il modello è al momento disponibile in tre colorazioni: questo classico Zypressengrun metallic (verde cipresso), rosso e bianco panna appena uscito. Trovo che questa colorazione verde con interno beige sia la più azzeccata e tipicamente teutonica. La verniciatura si presenta uniforme e del giusto spessore. Ben realizzati il lunotto e il parabrezza, completi di profilo nero, ripreso anche alla base dei vetri laterali. Presenti anche le feritoie per la ventilazione alla base dei montanti posteriori. Ottime le maniglie delle porte realizzate separatamente in plastica grigia e non di stampo. E corretti i retrovisori di dimensioni diverse. Molto belli i fanali, sia gli anteriori con le parabole bene in vista e la freccia arancione, sia i posteriori, in tre colori e con la “costolatura” ben evidente. Dietro si nota l’unico difetto del modello (oltre alla cronica mancanza delle targhe, che ci sarebbero state proprio bene, magari tedesche): la scritta 190E e lo stemma Mercedes non fotoincisi, che fanno il paio col pulsante di apertura del bagagliaio solo verniciato. Sul parafango posteriore sinistro è posizionata l’antenna radio, forse un pelino massiccia. Le ruote sono di misura corretta e col battistrada scolpito. A differenza della seconda serie di Autoart, qui le coppe di plastica hanno i fori di ventilazione passanti. Discreti gli interni, col volante sagomato come nella realtà e con lo stemma al centro, la bella leva del freno a mano in plastica nera e il cambio (forse un pelino fuori scala) con la base rivestita in legno. Bella anche la plancia, con le feritoie di ventilazione ben riprodotte. Completa la strumentazione nel cruscotto e riprodotti tutti i comandi della console centrale, con radio e climatizzazione. Peccato che questi ultimi siano un unico pezzo nero, soprattutto tenendo conto che il cassettino portaoggetti di fronte al passeggero è completo di maniglia e pulsante di apertura verniciato in grigio. In sintesi un bel modello, promosso senza ombra di dubbio. | |
|