Mercedes 190E 1988

Modello: Mercedes 190 2° serie (1988)
Marca: Autoart
Materiale: metallo e plastica
Numero di catalogo: 56132
Anno produzione: 2005
Pezzi prodotti: /
Aperture: /
Listino: 45-50 euro
Prezzo di acquisto: 39,90 euro (Museo MB Stoccarda Agosto 2006)

La 190 (sigla di progetto W201) segna l’ingresso della Mercedes in un segmento di mercato diverso da quello abituale. Prima del 1982, infatti, la casa tedesca non si era mai spinta così “in basso” nel mercato. L’idea di ampliare verso il basso il bacino di utenza della marca nacque a metà anni settanta, quando Mercedes fu spinta a studiare un modello più economico rispetto alla W123, dal rilevante successo di vendite ottenuto dall’Audi con la 80 e dalla Bmw con la Serie 3. La gestazione fu abbastanza lunga, e portò alla nascita della 190, che fu presentata al pubblico l’8 Dicembre 1982. E fu accolta molto bene, perché riproponeva in “piccolo” tutte le qualità che la clientela Mercedes era abituata ad avere sui modelli classici. Segnò anche un punto di rottura dal punto di vista stilistico (opera del grande Bruno Sacco), che si ispirava all’ammiraglia Classe S (W126) ma con linee più tese e con scarsissimo uso di cromature (da sempre tradizione del marchio). Nel Settembre 1988 arriva la seconda serie, con paraurti in tinta e fascioni laterali in plastica colorata, e modifiche alla mascherina, alla console centrale e ai rivestimenti interni. Invariati i motori ma 5 marce e ABS di serie su tutte. Nel 1993 la 190 va in pensione, sostituita dalla prima Classe C, la W202.

Autoart ha riprodotto la seconda serie, in versione 2.0 benzina. Disponibile in bianco, grigio metallizzato e bordeaux metallizzato, ho scelto quest’ultimo colore perché secondo me è quello che meglio rappresenta questa vettura. Bello anche l’abbinamento con i sedili grigio-azzurri e la plancia nera. Il tutto tipicamente tdesco. Come tutti gli Autoart 1/43, anche questo modello ha le ruote sterzanti, particolare decisamente piacevole e forse unico in questa scala, che appaga anche l’occhio osservando il modello nella sua teca con la basetta inclinata. La verniciatura è brillante e uniforme. Le maniglie delle porte non sono di stampo ma realizzate separatamente in plastica. Ottimi i gruppi ottici anteriori, con corretta zigrinatura del faro e freccia arancione separata. Belli anche i posteriori, in plastica di tre colori e con la cornice nera, che si perde un po’ nell’insieme ma è comunque presente. Non mancano le prese d’aria nere alla base dei montanti posteriori, così come troviamo l’antenna della radio sul parafango posteriore sinistro. Gli specchietti retrovisori sono correttamente di misure e forma diverse, con il sinistro rettangolare e il destro più squadrato. Finezza le feritoie passanti nella parte bassa del paraurti anteriore, e bella anche la mascherina col radiatore cromato e la parte nera in rilievo e sempre piacevole la presenza delle targhe, in questo caso tedesche, più precisamente di Stoccarda. Bellissimi i sedili, riprodotti con le tipiche “costolature” e non lisci come spesso succede. Complice anche il colore, sembrano veri. Nota negativa invece per le scritte posteriori non in fotoincisione e per i cerchi, col copriruota esatto ma con lo stemma Mercedes che dovrebbe essere cromato e con i fori di ventilazione “pieni”. Per questi ultimi, però, bisogna tenere conto che sarebbero proprio una finezza in questa scala.

Anvedi....è ritornato Fabrizio...

Bella recensione, penso saprai che la Mercedes 190 è una delle mie (tantissime) crucche preferite, e guardando le foto di questo modello, mi magno le balle per non averne presa una bianca a poco prezzo tempo fa...ma avevo appena comprato la 190 I serie Minichamps e lasciai perdere. Che pirlaaaa!!

Questo modello mi aveva sempre dato l'impressione di non essere del tutto fedele, quanto a linee: il sedere mi sembrava troppo tozzo...non mi entusiasmava l'assetto...ma confrontandolo con qualche foto della 190 1/1, devo ammettere di non aver trovato grosse imprecisioni, a parte la calandra, che secondo me è di forma sbagliata e troppo "sporgente".

Ma sei sicuro che il silver fosse disponibile anche in 1/43? Penso fosse esclusivo del 190 AA in 1/18...

Comunque, se capiterà qualche altra occasione per questo modello, non me la farò sfuggire un'altra volta!!

Per l' argento sono andato a memoria. Domani dovrei riuscire ad inserire anche la prova della 190 Minichamps.

Fabri, sai che quando leggo le prove degli 1/43 e ancora di più quando bazzico nel tuo museo ho sempre dubbi riguardo alla fedeltà che ho verso gli 1/18.
Effettivamente i cerchi pieni sono un pugno in un occhio...certo che se un certosino , pazientemente annerisse gli spazi simulando le aperture il modello sarebbe perfetto