Modello: Lacia FUlvia Coupé Rally MonteCarlo '72
Marca: Autoart (Milenium)
Materiale: Metallo e plastica
Numero di catalogo:87218
Anno di produzione: ---
Pezzi prodotti: ---
Aperture: 4
Prezzo Medio di mercato: € 110
Prezzo di acquisto: € --- (avuto per test)
Prova AutoArt Lancia Fulvia HF 1.6 – Rally di Monte Carlo
La versione scelta è l’auto vincitrice del Rally di Monte Carlo del ’72 Guidata da Munari con copilota Mannucci, un modello non di recentissima presentazione e attualmente disponibile in una corretta seconda versione senza lo sportellino carburante sul fianco.
Questa versione per la correttezza della livrea, è preferibile a quella relativa al rally di Sanremo (più facilmente reperibile) perché priva degli sponsor del tabacco (per una normativa a me difficile da comprendere) e quindi non completamente corretta.
Come consuetudine AutoArt, mi trovo di fronte una riproduzione impeccabile sia per gli assemblaggi, sia per la verniciatura sia per un elevato numero di dettagli.
Esteriormente il modello riproduce perfettamente la livrea rosso-nero da gara con le decals di corretta dimensione e posizionate in modo impeccabile.
Il frontale è esente da critiche: fari di ottima fattura senza piolino di fissaggio, senza aloni di collante; le lenti dei fari riproducono alla perfezione tutte le rigature. La mascherina cromata così come la calandra sono impeccabilmente cromate così come il profilo che circonda i fari e la mascherina. I due fari supplementari sono anch’essi ottimi come le staffe di fissaggio, per raggiungere la perfezione avrebbero dovuto avere sul retro il cavo elettrico (come sull’ottima 124 spider) sino all’interno del vano motore.
Molto ben riprodotto e posizionato il gruppo luci posizione – freccia.
Unica pecca di rilievo sono i tergicristalli realizzati con forme precise, ma di aspetto un poco economico e grossolano.
Sarebbe stato “prezioso” poter disporre (come ad esempio sulla Stratos Alitalia di kyosho) delle coperture dei fari supplementari (carello) da poter mettere e togliere (come sulle gare diurne del rally), ma questo darà modo di divertirsi ai modellisti più smaliziati per la loro creazione.
Il laterale pur essendo molto ben realizzato contiene alcuni errori: un paio veniali circa la riproduzione del profilo cromato sul finestrino posteriore (da alcune foto in mio possesso era nero), sia della colorazione oro del centro ruota (anch’esso nero da foto in mio possesso).
Il più grave errore è la riproduzione dello sportellino del carburante, assente nella versione da gara. Probabilmente si tratta di una economia per non modificare gli stampi per la versione stradale, comunque non completamente accettabile per un modello di questa fascia.
Le maniglie portiera sono un altro esempio di ottima fattura, è presente il forellino per inserire la chiave.
Il posteriore al pari dell’anteriore è semplicemente stupendo a partire dai fanali e catarifrangenti, passando per il profilo cromato fino alle scritte di identificazione perfette e realizzate in tampografie.
Lo scarico, anche se in materiale plastico, è ben proporzionato, il terminale è un tubetto realizzato a parte e assemblato sul silenziatore.
Il motore ed il corrispettivo vano sono, come non sempre accade, uno spettacolo da gustarsi per svariati minuti.
Nel vano motore trovano posto, come sulla vettura reale, tutti gli organi meccanici ed ausiliari, vaschette di liquido e sono presenti tutti i tubi e cavi nelle diverse colorazioni. Mi ripeto, ma non è consuetudine vedere (su questa fascia di prezzo) un motore così completo con dettagli di pregio come carburatori, cinghie, attacchi sospensioni e tanto altro).
Il cofano motore mantiene la posizione aperta grazie alla bacchetta di sostegno da alloggiare nell’apposito foro sul vano, così è stato risolto un tallone d’Achille di altre Autoart sulla posizione di apertura del cofano.
Su quest’ultimo sono applicati i ganci ferma cofano plastici e di buona fattura (non funzionanti, ma sarebbe stato pretendere troppo).
Il vano baule ospita il grande serbatoio e la ruota di scorta non correttamente colorata in acciaio anziché, come le altre in bronzo. Ho riscontrato la pregevole leva snodata per consentire la stabile permanenza del cofano bule in posizione aperta e la cinghia di fermo ruota (al vero un po’ troppo lunga e lasca). Anche il cofano posteriore è dotato di due ganci di fermo
Non di minor pregio è l’abitacolo; i pannelli porta ed i sedili seppur realizzati in plastiche rigide non danno assolutamente l’impressione di povertà; i sedili hanno al centro della seduta e schienale un riporto di vernice piacevolmente “gommosa” e di colore opaco.
Il volante ha le razze centrali costruite in lamierino su cui è applicata la corona nera, un ennesimo tocco di classe.
Il cruscotto, i vari indicatori ed il road-map del navigatore sono anch’essi ottimamente riprodotti ed hanno una grafica molto chiara ed appagante; infatti senza l’ausilio della lente è possibile leggere il quadrante degli indicatori (1 principale e 4 ausiliari) ed i kilometri del roadmap.
Completano l’abitacolo le cinture di sicurezza con una bella chiusura, peccato che sia incollata sulla seduta dei sedili.
Attaccate alla gabbia di sicurezza nella parte superiore ci sono una lampada di cortesia ed il microfono.
Il sotto vettura pur essendo completo e particolareggiato, lascia un poco delusi il non funzionamento delle sospensioni, vista la qualità molto elevata del modello, fossero state realmente movibili sarebbe stata una chicca non indifferente.
Di indubbia cura la riproduzione degli organi meccanici come coppa motore, cambio, giunti di trasmissione (muniti di cuffie), terminale di scarico
Trovo anche strana e fastidiosa la presenza dei fori per le viti di fissaggio del modello nell’imballo di polistirolo, in quanto questa tipologia di scatole normalmente esclude tranquillamente l’ancoraggio senza compromettere la sicurezza del modello.
In conclusione è un modello che prepotentemente sale ai vertici sia come qualità di riproduzione sia come rapporto qualità prezzo, l’unico vero neo è la presenza dello sportellino del carburante, risolto successivamente con la “ristampa del modello”.