Modello: Porsche 911 (930) Carrera
Marca: Minichamps
Materiale: Metallo e plastica
Numero di catalogo: 100063021
Anno di produzione: ---
Pezzi prodotti: ---
Aperture: 4
Prezzo Medio di mercato: Ormai factory sold-out, era in vendita a € 75, oggi la quotazione è salita attorno ai 90-100 €
Prezzo di acquisto: inferiore ai 30€ (acquisto di un lotto di modelli).
Perché la anonima 930 Carrera è così importante per un non-collezionista delle 911 come il sottoscritto? Perché è stata la prima Porsche (aspirata) di serie a ricevere l’iniezione elettronica in luogo della Meccanica presente sulla precedente Carrera / SC (Super Carrera) e soprattutto per come è stata riprodotta dalla minichamps .
Il modello prodotto dalla minichamps non è recentissimo (la commercializzazione risale ad una decina di anni addietro, più che meno), ma la qualità e le sensazioni trasmesse dalla viste di questa miniatura, quasi che avesse un’anima che con le moderne tecnologie di produzione fosse andata smarrita, superano di gran lunga tanti die-cast moderni.
L’esterno è verniciato di un brillante e coprente (senza eccessi) rosso pastello, si fa giustamente ammirare per le corrette proporzioni.
I paraurti ad alto assorbimento d’urto sono ben realizzati con la parte centrale ed i gommini riprodotti in plastica e perfettamente alloggiati nelle apposite sedi. I proiettori principali come le frecce anteriori sono privi di piolino, presente però nei fendinebbia integrati nel discreto spoiler anteriore. Molto ben definito lo stemma anteriore realizzato come decal.
Le varie cornici finestrini/lunotto ed il filetti laterali inferiori sono correttamente verniciati in nero opaco e non presentano antipatiche sbavature, belli i retrovisori esterni con il guscio realizzato in due pezzi (rosso e nero). La parte che trovo dia un ottimo realismo alla fiancata sono le ruote dotate di perfetti cerchi Fucsh bicolore (argento/nero) dalle indovinate proporzioni.
La parte posteriore con la caratteristica linea a becco d’anatra ha i gruppi fari perfettamente riprodotti, come la fascia di unione rossa. La realizzazione della presa d’aria sul cofano è degna di nota: la parte esterna che riproduce perfettamente i listelli è abbinata ad un prezioso reticolato a nido d’ape sottostante; il risultato è di un realismo disarmante. Infine i due semi-paraurti posteriori hanno la stessa corretta costruzione di quello anteriore. Interessante lo scarico in materiale plastico di colorazione brunita all’esterno e nero internamente.
L’abitacolo è completo e convincente: rivestimento in vellutino per la base, il cruscotto dalle corrette forme è dotato di poche, ma chiare tampografie come molto chiari e ben leggibili sono i 5 strumenti circolari. I sedili ben profilati e sono costruiti utilizzando plastiche sufficientemente morbide, a contrario dei pannelli porta il cui rivestimento ben sagomato è rigido.
Sono presenti le cinture di sicurezza e i due posti di fortuna nella parte posteriore.
L’unico particolare sottotono dell’abitacolo è la cuffia del cambio riprodotta in plastica rigida con una antiestetica sbavatura in posizione purtroppo ben visibile e la relativa leva anch’essa stampata in plastica con annessa la sbavatura (pomello, leva e cuffia appartengono ad un unico stampo).
Il vano anteriore è rivestito di una bella copertura semi-rigida, vellutata e conformata al vano sottostante; subito non avevo prestato attenzione, ma ho ricevuto una grande sorpresa quando ho scoperto la possibilità di rimuovere la copertura (chicca assente nel ben più moderno e caro modello 930 Turbo della AA), dando alla luce un perfetto vano dotato tra l’altro di ruota di scorta avvolta dalla vasca per il liquido lavavetri, batteria, servofreno e alcuni sportelli e coperture in stampo.
Infine un plauso alla riproduzione del vano posteriore e del motore completo di centralina, aspirazione, vasche liquido e filtro olio nell’inusuale posizione laterale. Completano il positivo quadro alcune decals con avvertenze e prescrizioni.
Anche il lato B (sottoscocca) è perfettamente riprodotto, specie nella parte posteriore ed il modello (caso non comunissimo nella produzione minichamps) è ammortizzato. Purtroppo sono presenti i fori per le viti di fissaggio al polistirolo…una cosa che difficilmente capirò è l’utilità del fissaggio.
In conclusione è un modello che senza ombra di dubbio si merita l’acquisto a prezzo pieno, pur riproducendo un’auto o meglio una serie che mi è sempre apparsa anonima e poco affascinante, soprattutto per le sensazioni che mi trasmette questa “vecchia” miniatura minichamps.
In sintesi
Mi è particolarmente piaciuto:
Presa d’aria del portellone posteriore
Vano anteriore
Motore
Non mi è piaciuto:
piolini di fissaggio fendinebbia
Gruppo cuffia-leva-pomello cambio
Fori di fissaggio al contenitore in polistirolo