Modello: Porsche 928
Marca: Autoart (millenuim)
Materiale: Metallo e plastica
Numero di catalogo: 77901
Anno di produzione: ---
Pezzi prodotti: ---
Aperture: 4 + fari
Prezzo Medio di mercato: € 115
Prezzo di acquisto: €. 75 (negozio tedesco)
Non essendo particolarmente amante della 911, non disdegno comunque di tanto in tanto poter inserire nella collezione qualche bella miniatura di questo glorioso marchio tedesco, e al “mito” preferisco le “cenerentole” (o in generale considerate tali dei collezionisti) a motore anteriore.
La prima che ho cercato è la 928, forse perché mi ricordava tanto una matchbox con la quale più di trent’anni fa mi diede tante soddisfazioni quando si gareggiava in cortile con gli amici, finita poi ingloriosamente in un tombino per una manovra errata ed eccessivamente rischiosa.
Mi ricordo che per un periodo di almeno 3 giorni in segno di lutto non gareggiai più e come “rispetto” alla caduta in gara non volli più comprare un’altra 928….tra l’altro chi vuole fare una gara in cortile con le 1/18?
Dopo averla acquistata in un bel azzurro metallizzato, scopro che sarà presto presentata anche nel bronzo come quella che avevo da piccino….Se qualcuno nel torinese, in futuro volesse acquistarla blu, la comprerebbe bronzo e ce la scambiamo?
Scusate le divagazioni, ora arrivo al modello:
L’azzurro metallizzato è ben uniforme e coprente anche sugli spigoli, ed il logo porsche sul cofano è in rilievo e non solamente una tampografia. Ottime sono pure le riproduzioni dei filetti in gomma (nel modello ovviamente solo verniciati di nero) che separano la parte frontale e quella posteriore dal corpo vettura.
Sempre ottime (non mi stancherò mai di segnalarlo) le plastiche usate per riprodurre fanaleria e vetri, trovo che soprattutto i gruppi ottici posteriori siano decisamente realistici. Bene il sistema di alzata dei fari a “ranocchia” (mi hanno sempre ricordato gli occhi della rana), alla chiusura credevo di aver preso un modello difettoso poi per tentativi ho scoperto che per incastrarli in posizione abbassata è necessario tenere il pulsantino di blocco in posizione di sblocco e rilasciarlo a fari abbassati. Nulla da eccepire per quanto riguarda le ruote: cerchi, freni e pneumatici ben riprodotti; mi stupisce di non trovare alcuna tampografia sulle pinze freni: errore? Se si lo ritengo abbastanza grave.
L’interno è realizzato in plastica rigida, va bene tranne che sui sedili dove assolutamente stona e non si presta a dare la sensazione dell’effetto pelle, belle le tampografie scozzesi e le cinture in tessuto. Il cruscotto è replicato con un buon realismo e sottolineo l’ottima grafica usata per gli strumenti.
Mi soffermo su una grossa, ma enorme cazzata che l’AA ha commesso per tenere chiuse le porte: è noto che il sistema sia l’antipatico elastico tenuto mediante ganci in tiro tra una porta e l’altra: se gli esperti della AA non possano pensare ad un pezzetto plastico sulla base scatola tanto da evitare il rischio di rigare i pannelli porta con il gancetto, almeno potrebbero evitare di forare il pannello per inserire il gancio…non lo nascondo, sta cosa mi ha fatto letteralmente infuriare; ma l’ha pensata un tizio mono-neuronico (il cui unico neurone doveva già controllare l’impellente voglia di urinare?).
Piacevole sorpresa all’apertura del cofano motore di non trovare i classici braccetti, ma uno snodo e due pistoncini idraulici (ovviamente finti); di contro alla chiusura è necessario porre un minimo di attenzione all’allineamento. Il motore è sostanzialmente completo e abbastanza dettagliato anche se è privo di qualsiasi cartellino con avvisi / avvertenze.
Anche il portello posteriore si solleva e rimane in posizione grazie a due pistoncini, la trama dello sbrina vetri non è troppo marcata come alle volte ho riscontrato ed il fondo del baule è rivestito in panno, fornendo una bella sensazione al tatto.
In sostanza un modello che a parte la pecca delle plastiche economiche usate per i sedili è convincete sotto tutti i punti di vista, il prezzo di listino è abbastanza giustificato dalla qualità e dalla bontà della replica, escludendo ovviamente il sistema di chiusura porte, lungi da essere una caso isolato.