Modello: Porsche 924
Marca: Minichamps
Materiale: Metallo e plastica
Numero di catalogo: 100062121
Anno di produzione: ---
Pezzi prodotti: ---
Aperture: 4 + proiettori mobili
Prezzo Medio di mercato: oltre €100 (factory sold out da tempo), 80-85 € quando era in produzione.
Prezzo di acquisto: € 72 (negozio tedesco).
La 924, dopo la 914/916, è stata per diverso tempo la entry level della Porsche specie in questa versione aspirata di sportivo aveva ben poco a parte la linea, potendo contare su un 2 litri aspirato da 125 CV strettamente derivato da quello montato sulla Audi 100.
In tutta onestà i minichamps prodotti una decina-quindicina di anni fa mi affascinano parecchio, in generale se non hanno tutte le finezze dei die-cast più moderni, trovo che abbiano una maggiore cura nell’evitare errori (alle volte grossolani) sui dettagli e proporzioni.
La 928 è sicuramente un modello che non sfugge a questa regola; esteriormente verniciata in grigio metallizzato (era presente anche la rossa) di giusto spessore ed esente da difetti.
L’anteriore è caratterizzato dal gruppo frecce/fari di profondità dal realistico aspetto e privi di piolini, al contrario dei proiettori mobili che purtroppo ne sono dotati: a proiettori alzati è un piacere scorgere chiaramente il meccanismo di apertura. La parte inferiore è contraddistinta dalla griglia plastica ma non cieca per il raffreddamento del motore, attraverso la quale si scorge il radiatore. Purtroppo sul mio esemplare l’accoppiamento della carrozzeria inferiore al paraurti è perfettibile.
La fiancata è caratterizzata dal filetto in gomma di protezione (in tampografia), dagli ampi retrovisori ben riprodotti e dal lunotto usato come proseguo naturale della carrozzeria.
I cerchi di buona fattura hanno correttamente 4 bulloni di fissaggio (5 per la versione turbo) e altrettanto giusta la dotazione dei dischi all’anteriore e tamburi al posteriore.
Posteriormente i grandi fari con l’unico piolino di fissaggio sul quadrato riservato alla retro, sono molto ben realizzati come la lunga scritta Porsche tampografata a ridosso del paraurti. Completano il modello lo spoiler (nella versione ’85 era di serie anche per la aspirata) con al si sotto il piccolo pulsante per l’apertura del lunotto, un discreto terminale di scarico e l’alloggiamento della ruota di scorta protetto dal paraurti.
L’abitacolo seppur essenziale (come nel modello 1:1) non è povero: chiara la strumentazione principale ed ausiliaria sul tunnel centrale, belle le tampografie a scacchi sui sedili e discrete le cinture di sicurezza anteriori in materiale plastico, ma morbido.
L’anzianità del progetto è tradita dalla assenza quasi totale delle tampografie, è comunque presente il rivestimento in vellutino sulla base dell’abitacolo e l’apertura delle portiere è affidata ad una molto ben mimetizzata molletta.
Il vano motore è decisamente completo, regalando un ottimo colo d’occhio: oltre (ovviamente) al motore, completano il vano varie vaschette liquidi, il circuito dell’iniezione (credo meccanica), circuito di aspirazione, batteria, polmone del servofreno, motorino (immagino elettro-pneumatico) per la movimentazione dei proiettori, attacchi sospensioni e alcune decals con avvertenze varie.
L’unica pecca è l’assenza di un’asta per arrestare il cofano in posizione aperta.
Il baule è interamente rivestito con la moquettina, ospita nella parte posteriore il vano della ruota di scorta (verticale).
In conclusione, nonostante l’anzianità del progetto trovo che la 924 sia ottimamente riprodotta e senza ogni dubbio il modello vale la cifra che la minichamps richiedeva quando il modello era disponibile. Oggi è necessario attendere una buona occasione, in quanto il modello comincia divenire abbastanza ricercato, oltre che raro (ricordo che è l’unica riproduzione della 924) tranne per la versione polizei che si trova a cifre piuttosto basse.
In sintesi
Mi è particolarmente piaciuto:
Proiettori mobili
Vano motore
Assenza di errori in generale
Non mi è piaciuto
Assenza asta permanenza cofano motore aperto
Poche tampografie per l’abitacolo.