Modello: Audi A6 4 porte 2011
Marca: Schuco
Materiale: metallo e plastica
Numero di catalogo: 50.11.00.61.23
Anno produzione: 2011
Pezzi prodotti: /
Aperture: /
Listino: 25-30 euro
Prezzo di acquisto: 21 euro (concessionaria tedesca tramite ebay)
Al NAIAS 2011 Audi presenta la nuova generazione della berlina di lusso A6, la più tecnologica e sofisticata delle A6 finora prodotte. Ultima generazione della serie nata con la 100 del 1969 ed evolutasi negli anni fino ad assumere la denominazione A6 nel 1994, con il restyling dell’allora 100 introdotta nel 1991. Tecnologica e sofisticata perché dotata dei più moderni dispositivi di sicurezza, confort e multimedialità. Dallo start&stop di serie su tutte le motorizzazioni ai sedili con ventilazione e massaggio, dal clima quadrizona al sistema MMI Touch, che consente l’utilizzo del navigatore tramite un touchpad e permette addirittura di scrivere a mano le destinazioni da raggiungere. Oltre al collegamento a internet tramite bluetooth, all’impianto audio Bang & Olufsen, e a tutti gli ultimi ritrovati in materia di sicurezza, come l’avvisatore di superamento involontario di carreggiata, il cruise control autoadattativo e l’innovativo sistema Audi Pre-sense, che aiuta ad evitare gli impatti o a limitarne le conseguenze. Tutte cose che non possono mancare per stare sul mercato e combattere la “guerra” commerciale con le avversarie di sempre Bmw e Mercedes e con le nuove leve Lexus e Infinity. Il comparto motori comprende unità benzina e gasolio, a 4 e 6 cilindri, da 177 a più di 300 CV, iniezione diretta e ovviamente anche con trazione integrale Quattro.
Il modello di questa bella ma abbastanza anonima berlinona (anonima nel senso che distinguere una A3 da una A4 da una A5 da una A6 da una A8 diventa sempre più difficile, essendo tutte uguali) è stato riprodotto quasi superbamente da Schuco, con il solito elevatissimo livello qualitativo. Quasi perché, fra tanti lati positivi, qualche piccola pecca c’è.
Il modello è un promozionale Audi, purtroppo disponibile solo nella ristretta e solita gamma colori: argento, bianco e nero o blu, a seconda dei modelli. Ogni tanto c’è uno slancio di fantasia col rosso o l’arancio, come per la A1 e la A1 Sportback, altrimenti Audi va sempre sul classico. Purtroppo mi sono dovuto adeguare e ho scelto questo Aviatorblau metallic un po’ meno scontato del solito. La vetrinetta non è più la classica Schuco rettangolare un po’ larga con due agganci sulla basetta, ma una di quelle nuove di formato simile a Minichamps; infatti possono tranquillamente essere impilate mischiandole. La scatolina di cartone è molto elegante, in argento e bianco con il nome e il codice del modello sul retro.
La verniciatura è uniforme e lascia vedere le fessure delle porte, dello sportello del carburante e dei lavafari. Il frontale è dominato dai bellissimi fari di nuova generazione con la fila di led a vista e dalla grossa calandra con bordo cromato e i 4 anelli in bella evidenza, con tanto di logo Quattro. Peccato, e questo è il primo difetto, che la mascherina non sia passante. Una cosa che potrebbe sembrare esagerato pretendere da un modello in scala 1/43 ma che invece mi lascia perplesso visto che la Serie 5 GT ha la griglia forata, ed è sempre una Schuco.
Passando al posteriore, troviamo i fanali ottimamente realizzati in plastica bicolore, nei quali si notano nuovamente i led. Lo stemma Audi è in fotoincisione, al pari della scritta A6, mentre manca (e questa è la seconda pecca) l’indicazione della cilindrata. E’ vero che sulle Audi in scala 1/1 è possibile, al pari di Bmw e Mercedes, richiedere l’eliminazione della sigla del motore, però avrei preferito ci fosse. Particolare degno di nota, e comune ai promo Audi, la targa di Ingolstadt, che dà una sensazione molto più realistica del semplice nome dell’auto. Il doppio terminale di scarico è forato e correttamente inserito nel profilo in plastica nera sotto il paraurti. Non manca la terza luce di stop alla sommità del lunotto. Lateralmente si nota la presenza delle maniglie delle portiere realizzate in plastica separata e gli specchi retrovisori con l’inserto della freccia, solo verniciato. I tergicristalli non sono fotoincisi ma comunque risultano ben fatti e di dimensione corretta.
Le ruote sono semplicemente spettacolari, con battistrada scolpito, cerchi in lega della versione Advanced Plus che sembrano cromati, coprimozzo con stemma Audi e dischi e pinze ben visibili e realizzati in due pezzi di colore diverso.
Gli interni non sono certo da meno. Peccato non si possano ammirare in tutta la loro bellezza senza dover smontare la macchina, avendo il modello i finestrini anteriori in posizione chiusa. Si notano i sedili in pelle beige (non vera ovviamente), gli inserti in radica e alluminio sulla plancia e sul tunnel centrale, la leva del cambio argento con la cuffia nera e tutto il corollario di pulsanti e pulsantini riprodotti, la strumentazione completa, le bocchette dell’aria, l’impianto audio e il volante con le razze argentate e lo stemma al centro. Piccola finezza gli agganci delle cinture di sicurezza del divano posteriore verniciati di rosso.
Giudizio finale quasi eccellente. Ottima realizzazione e ottimo rapporto qualità/prezzo. Questo modello conferma una volta di più che Schuco ha cancellato il divario rispetto a Minichamps e anzi, in molti casi, l’ha addirittura superata, come per questa Audi. Resta da capire perché, Mercedes prima e Audi adesso, hanno affidato la realizzazione dei loro promozionali a Norev, che è sì migliorata parecchio nella riproduzione delle auto non francesi, ma è comunque ancora lontana dalle case tedesche, come farò vedere nei confronti fra le prime e seconde serie delle tre versioni di Audi A5.