Modello: Jaguar MKII
Marca: Model Icons
Materiale: Metallo e plastica
Numero di catalogo:201003
Anno di produzione:
Pezzi prodotti: 3000
Aperture: 6
Prezzo Medio di mercato: € 69
Prezzo di acquisto: € 39 (Negozio tedesco - modelissimo)
Quando ordinai la MKII by model icons mi venne la folle idea di fare una prova comparativa con l’analoga vecchia low cost by maisto (gentilmente prestata dall’amico Fabrizio).
Con entrambi i modelli in mano non mi è stato possibile: sono troppe le differenze in termini di qualità, e dettagli che le separano; sarebbe una utopia il solo cercare di avvicinarle considerando anche la differenza di prezzo: in questo caso (come in tanti altri) vige la regola che il prodotto più caro è migliore.
La maisto rimane un bel giocattolo, un ottimo low cost forte delle 6 aperture, delle sospensioni funzionanti e di una buona (in rapporto al basso prezzo di acquisto) riproduzione degli interni considerando che il modello vide la luce oltre 20 anni fa.
Passiamo dunque a come vedo la MKII prodotta dalla Model Icons.
Il colore da me scelto è un elegante avorio, inspiegabilmente le immagini sul sito, sulla scatola riproducono il modello in bianco come effettivamente è venduto.
La verniciatura è uniforme, ben coprente e di giusto spessore; tutte le numerose parti cromate, ad eccezione del gocciolatoio e dei filetti sul cofano motore (comunque ottimamente realizzati) sono riportate su supporti plastici.
Molto curate sono le ruote a piccoli raggi ed i gallettoni: riescono a celare bene l’origine plastica, altrettanto curate e precise sono le maniglie delle portiere.
Una piacevolissima sorpresa sono i rostri stampati a parte e calzati sui paraurti con un efficace e nascosto incastro.
Ben curato nella forma lo stemma del giaguaro che s’innalza sul cofano (nella confezione ne è presente uno di ricambio imbustato assieme all’accessorio per aprire porte e cofani); ovviamente le aperture complessive sono 6 (sportelli e cofani).
Validi i fari e frecce, notevolmente realistici, senza i piolini di fissaggio e sbavature o aloni di colla.
L’abitacolo purtroppo è di qualità altalenante:molto bene il cruscotto, la console centrale ed il rivestimento del tetto su cui compaiono le 4 luci di cortesia. Plastica un po’ rigida per i pannelli porta, che hanno il pregio di avere le leve vetro e apertura di porta come pezzi separati, mentre una eccessiva economia tocca i sedili (specie anteriori) in plastica rigida con le giunzioni dei pezzi ben in vista e l’incomprensibile assenza di un rivestimento in moquette del fondo.
Anche il baule, privo di una moquette o gomma come rivestimento, è ben profilato con il crick ben visibile; purtroppo il baule non rimane in posizione aperta.
Un’altra sorpresa riguarda le cerniere del cofano motore che riprendono esattamente lo stesso schema a bracci del modello reale. Vano motore curato e completo delle varie vaschette liquidi, cassette e batteria (manca il cablaggio elettrico); motore anch’esso completo di tutti gli accessori, inclusi i cavi candele.
Un plauso anche alla realizzazione dello sterzo con un braccetto per ruota che riproduce perfettamente la MKII 1:1 e di tutto il fondo in genere, dove nulla è trascurato (come piace a me), dallo scarico (con i soffietti o giunti di dilatazione) alla trasmissione e sospensioni purtroppo non funzionanti.
In conclusione il modello mi è piaciuto molto, le poche economie sono ampiamente giustificabili dal prezzo di acquisto oscillante tra i 50 ed i 70 Euro (ma non è raro imbattersi in offerte più economiche) con un rapporto sulla qualità molto buono.