SCHEDA DEL MODELLO:
Marca: Alfa Romeo
Modello: Spider 1600 "Duetto"
Anno: 1966
Produttore: AutoArtLA DENOMINAZIONE "Duetto" (da Wikipedia e da alfaduetto.it)
Nel 1966 nasce la “1600 spider”, commissionata dai vertici dell’Alfa Romeo alla carrozzeria Pininfarina.
La forma della spider era volta a richiamare quella dell’osso di seppia. La meccanica adotta il pianale accorciato della Giulia con un passo di 2250 cm.
Non appena pronta per la commercializzazione, l'Alfa Romeo bandì un concorso, a scopo promozionale, per dare un nome alla "1600 Spider". Fu scelto il nome proposto dal signor Guidobaldo Trionfi di Brescia: "Duetto".
Tale appellativo venne affiancato in modo ufficiale alla 1ª serie della "1600 Spider" nel 1966, ma poté essere usato per poco più di un anno, a causa dell'omonimia con una merendina al cioccolato prodotta all'epoca, la cui azienda produttrice rivendicò il diritto esclusivo di utilizzo commerciale della denominazione.
Per le successive versioni, la denominazione non fu più utilizzata ufficialmente, ma rimase talmente radicata nel linguaggio comune che tutte le spider Alfa Romeo, discendenti da quel primo modello, vengono normalmente (anche se impropriamente) identificate come "Duetto".
DESCRIZIONE: l'Alfa Romeo Spider Duetto debuttò nel 1966 come sostituta della bellissima Giulietta Spider. La Prima serie, ovvero quella riprodotta da AutoArt, fu denominata “Osso di seppia” e rimase in produzione fino al 1969. Da quel momento in poi il Duetto subì diversi restyling più o meno riusciti fino al 1995 (disegnati da Pininfarina, come la prima serie), anno della sua uscita di produzione.
ESTERNO: AutoArt ha mostrato in questo modello un leggero aumento della qualità complessiva rispetto ad altri modelli recenti. Cominciamo dal frontale dove il bellissimo scudetto dell'Alfa spicca con orgoglio, molto ben riprodotto peccato che il marchio Alfa Romeo si stacchi con estrema facilità. Soddisfacente anche la targa: Corretta sia nella numerazione che nelle dimensioni (Ho preso il Duetto verde anche per questa ragione, la Bianca e la rossa sono targate “EE” Escursionisti esteri)
Belli anche i fari e le cupolette degli stessi, lodevole la presenza dei clip di fissaggio delle “cupolette”, Non connvincente le prese d'aria vicino al parabrezza, semplicemente pitturate mentre i tergicristalli, pur non essendo fotoincisi, sono sottili e ben proporzionati come nella realtà. Passiamo alla fiancata: La prima cosa che salta all'occhio sono i cerchi, molto belli e realistici e il logo “Pininfarina”. Dopo aver visto la riproduzione dei clip di fissaggio delle calotte dei fari anteriori, si rimane delusi quando ci si accorge che la piccola maniglia del tappo del serbatoio è stata soltanto pitturata. Infine, belle le maniglie e le frecce laterali. Anche posteriormente la targa è stata riprodotta bene i rostri sono stati parzialmente ricoperti in gomma, proprio come nella realtà. Grave la presenza dei piolini dei fari posteriori.
INTERNI: 9 Anche all'interno la Duetto by AutoArt ci svela altre chicche. Nell'abitacolo, molto fedele all'originale, troviamo un volante con razze fotoincise e un cruscotto molto realistico e fedele. Di ottima qualità i tappetini in gomma, bene anche il tunnel centrale che è stato ricoperto da una classica moquette grigia e di qualità. Di ottima qualità anche la capote, riprodotta in gomma. Difetti? I sedili sono rigidi e di qualità discreta e non sono reclinabili e le alette parasole sono d'aspetto davvero economico e non sono mobili. Aprendo il cofano, notiamo che il mitico Bialbero 1600 è stato riprodotto bene anche se c'è qualche lacuna c'è: Per esempio le scritte di avvertimento e di pericolo sono assenti e alcune parti men o visibili sono state colorate semplicemente in nero invece del colore originale, ma sono difetti trascurabili. Peccato, invece, che il cofano non stia alzato con facilità. Molto ben riprodotto anche il bagagliaio: Il tappetino in gomma è stato riprodotto bene, inoltre lo si può asportare per ammirare la ruota di scorta. Ben riprodotto anche il crick e il serbatoio. Come al solito, le sospensioni sono assenti.
RAPPORTO QUALITA' PREZZO: La qualità offerta da AutoArt è sempre molto alta, inoltre i soggetti da lei proposti sono spesso originali e inediti, il che è un bene. Il prezzo però non è uno dei più bassi (125-130 Euro) nonostante questo Duetto sia fatto davvero molto bene.
ASSEMBLAGGIO E VERNICIATURA: Veramente ottimo il lavoro degli operai AutoArt. La verniciatura è ben stesa e fedele al verde originale (non guardate il colore in foto, il flash lo modifica parecchio). Anche nei punti meno nascosti non ci sono sbavature se non alcune davvero minuscole. Anche l'assemblaggio è molto buono anche se quando si chiudono le portiere si ha sempre la sensazione che non si chiudano completamente.
CONCLUSIONI: OTTIMA QUALITA', UN CLASSICO DELL'ALFA DA COMPRARE ASSOLUTAMENTE.Un ottimo prodotto dell'AutoArt. Sicuramente da acquistare per l'ottima qualità complessiva e per la scelta del soggetto. Tre i colori disponibili: Rosso, Bianco, Verde