Prima di andare in vetrina

Ingombrante ma interessante, non ne avevo mai vista una.  

E' vero, porca puttena, è ingombrante ... pare un plateau di capesante!

Meno male che non puzza!    

 Capesante? Non avrei problemi di ingombro, dopo dieci minuti avrei risolto il problema. Anche se a dire il vero stravedo per il Chlamys opercularis sia fritto e sia gratinato. Ma per non far torto a nessuno due belle cariolate di entrambi ed il gioco è fatto. Magari con un buon bianco fresco …. e magari il tutto preceduto da un bel piatto di dondoli, pardon, voi africani (afrikans:popolazione che copre le terre dal Timavo in giù, fino al Nilo e oltre) li chiamate tartufi di mare …. Tartufi …. AH AH AH & ancora AH.  Fine.
E pensare che certi incompetenti pensano che  il canestrello sia la capasanta, segno figlio di una cultura culinaria abnorme o di un’ignoranza crassa e pure … lo pubblicano  . Demenziale.  

http://lamiacucinacasalinga.forumcommunity.net/?t=22970617

Anca mi (scritto così pare una frase ortopedica!  ) spazzolerebbe le capesante ma ... el plateau resta  e come dici tu ingombra; ma chissenefrega!  

Il Dondolo ... ahahah! io ne tengo uno in giardino ... lo chiamano così solo da te;
Venus verrucosa; in italiano si chiama Cappa verrucosa o Noce o Venere tartufo.

Nel resto dello stivale, Afrikans o meno che sia, diventa: Arsella, Tartufolo (Liguria); Caparon, Caparozzolo, Dondolo, Liberazza, Liberon (Veneto,Venezia G.); Cappatartufo (Toscana); Concola, Coppola (Marche); Porrazza, Poveraccia (Abruzzo, Marche); Tartufo di mare (Lazio); Camadia, Taratùfolo (Campania); Cocciola, Nuce riale (Puglia); Cocciule riccia, Cuppe, Tartufulo de mari, Vongula (Sicilia); Cocciula rumana (Sardegna).

I francesi lo chiamano "Scafo rigato"  

Mi sa che con tutte le nomenclature che hai pubblicato hai fatto un gran casino. Tanto per la cronaca 2 mi balzano agli occhi:
Arsella: non è il dondolo ha una forma del tutto diversa anche se è un bivalve.

Caparozzolo: guarda caso è veneto ed e si usa qui a Car-Dum per indicare la vongola in generale.

E non voglio entrare in merito alle altre  definizione ma secondo me chi le ha scritte lo ha fatto alla italica. La Liberazza è la vongola in veneto e non in car-dumese sicuramente e non è una tartufo di mare ancora più sicuramente, a mio modesto avviso l'incompetente autore ha riunito vari nomi di diverse veneridi, così alla cavolo via ed ovviamente qualche cosa di giusto c'è, se spari nel mucchio qualche cosa prendi. 

Il dondolo o tartufo di mare si mangia esclusivamente crudo con il limone, cotto non vale un tubo oltre a divenire gommoso. Io lo preferisco all'ostrica ... più "limacciosa".

Servus ...mariner de aqua dolce!


P.s: impara : anche mi spazoleria (o spazolassi)  le capesante .... questo in dialetto indigeno. Anca si usa in veneto non nella Giulia. che non è Veneto né Friuli è la Giulia, alla quale voi italiani avete messo davanti "Venezia"...  ex Adriatisches Küstenland.

http://www.afyacht.com/pesce_mediterraneo.asp?Chiave=23

Concordo; anch'io il Tartufo, o Dondolo, o come cacchio si chiama, lo preferisco crudo col limone ... seppur non mi fidi più nel mangiar cose crude (a meno che ...  )

Nelle nostre acque dolci (da: mariner de aqua dolce!) ci son solo sorche (non è volgare, è il nome romano dei topoloni che sguazzano in zona Tevere); penso che quelle non si possano gustare neanche dopo una decontaminazione  

I nomi: non ho perso troppo tempo nel verificare, mi son fidato ... ma il concetto c'era   

Bravo, fidati, tu. Comunque il tartufo in questione vive come altri suoi parenti più o meno stretti, i mussoli per esempio, solo in acque pulite. Veramente pulite. Quindi vai sul sicuro (quando spruzzi sopra il limone ti accorgi se lo stai per mangiare vivo), al contrario delle cozze o certi altri bivalve che attecchiscono dovunque. Le stesse ostriche non sono troppo schizzinose. Tant'è vero che qui in golfo i mussoli son spariti da anni ed arrivano dall'Istria mentre ci sono allevamenti di ostriche e ovviamente cozze.
 

Una volta d’inverno in ogni angolo di strada di Car-Dum, c’erano i venditori di mussoli sempre presi d’assalto. Erano come i venditori di castagne. Come le castagne, i mussoli venivano cotti su una padellona traforata …. ma a vapore e qui tenuti al caldo, protetti da un sacco di iuta. Io mi ricordo che quando il venditore lo sollevava si alzava uno sbuffo di vapore che sovrastava gli acquirenti, era una strana scena. Il bello di questi bivalve è che se non sai come aprirli … col cavolo che li mangi … in un punto delle due valve c’è un cosino piccolino fatto a spina di rosa, difficile da individuare, che una volta estratto senza sforzo, ti permette ti aprire per mangiare il contenuto che normalmente si è cucinato con l’acqua di mare del suo interno. Andavano a ruba. Tutto finito. 
Basta Ot, scusa.  

Le altre cose alle quali ti riferisci ... non si mangiano sono come il gelato se non erro. A proposito di gelato secondo me uno prima di sposarsi o intraprendere qual si voglia relazione dovrebbe offrire alla futura compagna un bel cono gelato ed osservare attentamente ...      

Servus cacciatore di sorche.

Non sapevo che i dondoli, o tartufi di mare, sono così attenti all'igiene; ne terrò conto.

In passato anche a Roma c'erano venditori ambulanti di molluschi; stazionavano come quelli di castagne, di cocomero (anguria) e di altre cose locali. Tutto sparito (tranne qualche raro cocomeraro). Vietati per legge; fors'anche giusta.

La mia Signora mangiava solo coppette gelato; diceva che con il cono si "inguaccava" le dita che gli restavano appiccicose, e la cosa gli dava assai fastidio.

Però era/è golosa di pannocchie di granturco grigliate  

Poi ha risolto anche col gelato ... quando è arrivato il Cornetto Algida  

Due pessime foto (scusate) delle ultime arrivate in casa eigi ...
la prima fa parte della serie Can-Am della GMP, modellini in 43 dei primi anni 2000; Lola T70 Spyder del '66.
La Seconda è una Bugatti EB110S in 43 della Revell. Particolare importante il fatto che è in plastica e completamente apribile. Della metà degli anni '90.
Per entrambe potete vedere le sorelle delle stesse serie nelle relative apposite sezioni; se volete saperne di più    



La GMP proviene dalla GB, via online (17€+5€ di spese).
La Revell l'ho presa, invece, all'ultima mostra-mercato del Serafico a Roma (15€); differentemente dagli ultimi appuntamenti quello di sabato scorso ha riservato gradite sorprese: diversi modelli interessanti e, soprattutto, prezzi invitanti. Più dal mondo dell'obsoleto e del vintage, in verità, che da quello moderno; mentre dall'ambiente "edicoloso" le richieste sono sempre spudoratamente esose (sic!).

Pur non essendo nelle tematiche che seguo devo dire che la Lola GMP mi piace assai...
Ottimo pezzo e ottimo prezzo.
Riguardo le mostre scambio: dalle mie parti c'è solo Novegro, ci sono andato una volta sola l'anno scorso...
A parte i prezzi molto elevati, se si aggiunge benzina, autostrada, parcheggio ed ingresso, con l'equivalente posso acquistare da casa tramite eBay molto di più.

Sui costi son d'accordo, ma le mostre-mercato hanno il valore aggiunto della compagnia degli "amici di passione" oltre a quelli di poter vedere direttamente tanti modelli, di poterli toccare, valutare, scambiare opinioni con i venditori, conoscere particolari nuovi e a volte aneddoti interessanti.
Insomma, navigare tra le bancarelle reali può valere una spesa accessoria.

Certo, però, che la comodità eremitica dell'online è impareggiabile