LA VETTURA La Z1 è una roadster presentata nel 1988 e prodotta, fino al 1991, in 8012 esemplari
(dei quali 12 di preserie e 66 trasformati da Alpina nella versione RLE - Roadster Limited Edition)La Z1, ove la Z sta per Zukunft che in tedesco significa futuro, è la prima vettura di una serie di prodotti BMW siglati Z che comprende, oltre alle note roadster di serie, diversi concept e perfino una due ruote, uno scooter con "tettuccio", siglata Z14 ma meglio conosciuta come C1.
La vettura ha la particolarità di avere il telaio in acciaio e il pianale in materiale sintetico che formano la scocca rigida
su essa sono montati i vari pannelli della carrozzeria in materiale sintetico
(differenziato tra cofani, fianchi e sottoscocca).
A livello esteriore la particolarità che balza all'occhio è il tipo di apertura delle portiere che, tramite motorizzazione elettrica, avviene mediante lo scorrimento, in verticale, dell'intera portiera all'interno dello stesso fianco della vettura
(il concetto è lo stesso delle porte d'arredamento scorrevoli). Ovviamente l'automatismo provvede anche a far scendere i finestrini qualora fossero chiusi.
Meccanicamente non ha grandi spunti innovativi tranne che per il retrotreno; adotta il motore e l'avantreno della E30/325 ma, al posteriore, presenta il primo esempio di multilink BMW.
Altro aspetto molto curato è l'aerodinamica, al punto che perfino la marmitta, che ha una forma ad ala rovesciata, svolge una funzione analoga a quella di un alettone posteriore.
Non ha mai subito aggiornamenti di versione nel corso della sua breve vita ed è stata venduta più che altro sul mercato interno
(80%); l'Italia è risultato il secondo mercato
(6%). Alcune curiosità: i pochi inglesi che l'hanno acquistata
(1%) la guidano a sinistra perchè non è mai stata fatta la versione con guida a destra; negli Stati Uniti è quasi introvabile perchè risulta difficile immatricolarla; la metà delle 66 Alpina Z1 RLE si trovano in Giappone, ove c'è un Z1 fans club.
IL MODELLINOLa Z1 di Schabak è stata prodotta a partire dal 1989, contestualmente all'uscita della vettura.
Spesso, sia in quel periodo che in anni precedenti
(vedi Conrad, Cursor, NZG), i produttori di diecast tedeschi presentavano modellini promozionali in concomitanza con l'uscita dei modelli reali, quasi esclusivamente di produzione nazionale.
Il modellino è stato prodotto in tutti e sei i colori originali: rosso, giallo, verde metallizzato, nero metallizzato, blu metallizzato e viola metallizzato. L'interno è sempre nero, tranne per la versione nera che ha l'interno giallo molto chiaro; esiste inoltre una versione esclusiva per alcuni mercati in blu con interno chiaro. La versione di colore viola è una edizione limitata di 3000 pezzi.
Il guscio dei sedili è del colore della carrozzeria.
Come quasi tutta la produzione Schabak, anche la Z1 conferma la capacità di questo marchio di diecast di catturare con buona cura le linee generali delle vetture. In realtà nulla fa gridare di stupore ma tutto è al suo posto, dai dettagli basilari della carrozzeria a quelli dell'interno. Con semplicità, direi con essenzialità. L'unica vera mancanza è nell'assenza della capote; evidentemente Schabak non l'ha ritenuta importante ... e l'ha ripiegata nel suo alloggiamento!
Esaminando con maggior attenzione il modello ci si rende conto che la semplicità di cui sopra cela, in realtà, aspetti diversi: da un lato ci sono dettagli minori quali le ruote che, seppur di buon effetto, sono stampate in plastica, il motore ed il suo vano dall'aspetto piuttosto scarno, il fondino in plastica che riporta accenni di meccanica
(sul fondino, oltre alle specifiche del prodotto, è curiosa la presenza dei valori di potenza e velocità max della vettura) e la totale assenza di decals
(stemmi e/o strumentazione); dall'altro troviamo, invece, aperture di entrambi i cofani e delle portiere, con quest'ultime in particolare che ripropongono esattamente il sistema originario a scorrimento verticale e quindi assolutamente degne di nota
(nella confezione era compreso un attrezzo apposito per la loro apertura/chiusura), i sedili, con guscio in tinta carrozzeria, sollevabili
(accoppiati) e un semplice sistema di molleggio che sfrutta la flessibilità degli assi delle ruote.
Ultimo particolare da notare è il taglio del parabrezza nella parte superiore che simula bene, pur nella sua semplicità "essenziale", la realtà della vettura.
Le scatole nelle quali era venduto il modello, di norma, erano del tipo con finestra e aletta superiore fustellata, da appendere a gancio espositore; bianca o nera con bande verticali colorate. All'interno il modello era "incastonato" in un preformato di plastica con superficie in vellutino raso; celeste o rosso.
Ulteriori package sono possibili
(per i modelli esclusivi e/o per il limited edition e/o per promozionali, ma al momento non ne conosco)Buona visione
L'attrezzo per l'apertura/chiusura delle portiere
Le forme ben riprodotte
A destra c'è uno scarico di troppo
Cofani e portiere apribili ... e la capote?
Parabrezza effetto realistico
Peccato, niente decals
Su e giù ... con guscio
Semplice ma completo
Sul fondino anche potenza e velocità
Box
Retro Box
Alloggiamento modellino preformato