Modello: Honda Ballade CRX Si
Marca: Autoart
Numero di catalogo: 73262
Anno di produzione: ---
Pezzi prodotti: ---
Aperture: 4
Prezzo Medio di mercato: € 90
La piccola coupé di casa Honda, conosciuta con il nome Ballade o con il più (a noi) noto CRX (acronimo di Civic Renaissance Model X) rappresenta l’evoluzione in chiave sportiva della berlina Civic, da cui deriva.
Il modello riproduce la prima serie commercializzata dal 1983 al 1987, più precisamente la versione dotata del performante DOHC (16 valvole, doppio albero a camme) di quasi 1,6 Lt. dotato di 135 CV e 140 Nm di coppia. Complice il peso inferiore ai 900 kg., la piccola CRX ha prestazioni elevate: la velocità massima arriva a superare i 200 km/h e lo scatto 0-100 sfiora gli 8 secondi.
La CRX è proposta dalla Autoart nella colorazione nera o rossa; la mia preferenza è caduta su quest’ultima per la maggior percezione dei dettagli e per l’interessante contrasto con la zona inferiore di colore nero opaco.
La verniciatura in tinta pastello è uniforme, di giusto spessore e priva di difetti.
Sin dalla prima occhiata, il modello mi ha colpito molto favorevolmente, infatti ho pensato: siamo tornati ai livelli di 4-5 anni fa, quando le Autoart vantavano uno tra i migliori rapporto qualità – prezzo. Da un esame più approfondito devo dire che non mi sono sbagliato, entriamo nei dettagli dove andrò ad evidenziare i particolari che ritengo un plus e a sottolineare le eventuali mancanze.
I proiettori e le luci anteriori, al solito sono un ottimo esempio di realismo, Il logo Honda posto anteriormente è realizzato in fotoincisione ed il paraurti è solcato da un sottile e preciso filetto di colore nero semi-lucido per simulare l’inserto in gomma.
Ottimamente riprodotto è sono anche le ampie cornici dei proiettori su cui nella zona inferiore è stata ricavata una griglia.
La piccola mascherina è purtroppo cieca al contrario quella inferiore è correttamente passante e formata da sottili listelli.
La fiancata è caratterizzata dall’ampia fascia inferiore di colorazione grigio opaco solcata da un filetto nero semilucido a simulazione dell’inserto in gomma, le tampografie presente sono tutte ben leggibili nonostante il carattere sia molto piccolo. Le maniglie, anche se piccole e a filo di carrozzeria sono realizzate su supporto plastico e non in stampo così come la serratura: una precisa tampografia è ben applicata su un tondino in plastica cromata. Infine le ruote ed i freni sono ben dettagliati e precisi: è presente anche la valvola di gonfiaggio pneumatici che presentano una morbidezza ben piacevole al tatto ed un buon battistrada di giusto spessore; Il modello è dotato di paraspruzzi sia all’anteriore che al posteriore esu quest’ultimi è tampografato in modo preciso il marchio “Honda”.
La parte posteriore è ancora più curata dell’anteriore: ottimi i gruppi ottici, come è ottima la scelta di riportare il logo, il marchio Honda ed il modello “ballade Sports” in fotoincisione. Le tampografie CR-X e Si sono precise e ben posizionate. Molto realistico è il doppio terminale di scarico che è riprodotto separatamente dai tubi del silenziatore riuscendo così ad avere un’ottima cromatura ed una notevole profondità. Ben dimensionato e preciso lo sbrinavetro dell’ampio lunotto.
L’abitacolo che non di rado sulle Autoart non è particolarmente curato, in questo modello si rivela decisamente sopra gli standard: ovviamente il lusso non è di casa sia per l’età della vettura, sia per la vocazione sportiva ed essenziale; i sedili sono realizzati con l’so di materiale morbido, il cruscotto anche se semplice è ben definito in tutte le sue parti e privo di sbavature, sono inoltre presenti alcune tampografie per i comandi e la radio. Non mi ha convinto al 100% il quadro strumenti poiché anche se ha una grafica precisa è particolarmente scuro, tanto che per vedere i due strumenti circolari e la serie di spie centrali in modo chiaro ho dovuto aiutarmi con una torcia.
Realistiche le cinture in tessuto con la chiusura metallica (fotoincisione), al contrario un po’ sottotono è il cambio ed in particolare la cuffia.
La zona posteriore è anch’essa curata: la piccola panca di fortuna, anche se costruita in plastica rigida ha la seduta ben profilata.
Completa l’ottimo abitacolo la presenza dei tappetini appoggiapiedi anteriori.
Il vano motore è molto realistico, completo e curato: ottimo il quattro cilindri dotato di candele e relativo circuito di accensione, è presente la batteria con l’impianto elettrico, l’aspirazione completa di scatola filtro, vaschette liquido, circuito di raffreddamento, centraline, scatola portafusibili ed una serie di decals con avvertenze ed indicazioni. Sulla parte interna del cofano motore (dotato di asta per la permanenza in posizione aperta) sono presenti ben 5 decals con indicazioni e dati dell’omologazione.
Il vano baule è rivestito in vellutino, le pareti sono ben profilate ed è inserita sulla destra la luce. Ottima l’apertura del portellone affidata a due discrete cerniere e ai (finti) pistoncini di sollevamento.
Infine il sottoscocca è la parte che mi ha entusiasmato meno: mi è parsa meno curata e dettagliata rispetto ad tante altre Autoart, la zona motore-cambio sembra parecchio semplificata. Nella norma lo scarico ad eccezione del doppio terminale che come ho descritto è molto realistico.
In conclusione è un modello che per la qualità e la cura con cui è costruito vale sicuramente il costo di acquisto: molti sono i particolari costruiti con buoni materiali e veramente poche le pecche. Considerando che al momento del test è relativamente facile trovarlo in offerta al costo di circa 70 Euro mi sento di consigliarlo senza riserve.
In sintesi
Mi è particolarmente piaciuto:
Uso di parecchie fotoincisioni
Vano motore completo , curato e dotato di molte decals
Abitacolo realizzato con cura
Non mi è piaciuta
Mascherina anteriore cieca
Leva del cambio
Sottoscocca un po’ semplificato