Modello: Tucker Torpedo
Marca: Kyosho
Numero di catalogo: 08201R
Anno di produzione: 1999
Pezzi prodotti: ---
Aperture: 6
Prezzo Medio di mercato: €100 (sold-out)
Nell’immediato dopoguerra l’imprenditore Preston Tucker rilevò e convertì una fabbrica destinata alla produzione di motori aeronautici per la costruzione di una vettura di fascia alta dalle avveniristiche soluzioni sotto il profilo della sicurezza (attiva e passiva), guidabilità e delle prestazioni.
Furono completati solamente 50 esemplari, ma a prova della validità del progetto oggi a distanza di 65 anni, ancora 47 vetture sopravvivono.
Nel 1999 La Kyosho si prende carico di riprodurre in tre varianti di colore (rossa, azzurra e nera) questa vettura, resa famosa dall’omonimo film del 1988.
Il modello da noi è rimasto pressoché sconosciuto e decisamente sottovalutato, arrivando soprattutto nel recente passato ad essere offerto a cifre molto basse; oggi soprattutto negli States le quotazioni sono salite arrivando e superando la soglia dei 120 – 150 USD.
Nel test ovviamente terrò conto della progettazione non recente, essendo passati all’incirca 15 anni.
La colorazione da me scelta è il rosso (in realtà più vicino ad un bordeaux) metallizzato, come il modello di presentazione visto nel film dedicato all’imprenditore; la verniciatura è ottima, non presenta difetti dovuti al’età, solo la grana usata per il metallizzato è un pelino grossa.
Anteriormente risalta all’occhio il grosso paraurti ben cromato, le cui zone esterne hanno una gradevole fotoincisione per simulare l’ampio grigliato; le piccole feritoie centrali sono cieche.
Il secondo elemento caratteristico è il terzo faro inserito al centro dotato, come gli altri due proiettori di pin di fissaggio.
Ben realizzata la cromatura ed il logo stilizzato di un aereo che sovrasta l’ampio cofano anteriore.
La fiancata è caratterizzata dall’apertura a libro delle portiere sprovviste dei finestrini e dotate di maniglie in plastica cromata; ben proporzionati e finiti sono gli specchi esterni e l’antenna in posizione retratta. I parafanghi pronunciati e allungati sono ancora un retaggio delle automobili pre-belliche, purtroppo le prese d’aria poste sui parafanghi posteriori sono cieche. Discretamente curate le ruote munite di pneumatici a fascia bianca.
Segnalo le particolari luci posteriori montate sui parafanghi posteriori e incastonate ad un’ampia e ben riuscita struttura dalla funzione decorativa ed aerodinamica.
Il posteriore è caratterizzato da un’ampia griglia per il raffreddamento del motore realizzata in materiale plastico, ma correttamente forata; Il massiccio paraurti è ottimamente cromato, come veritieri sono i 6 distinti terminali di scarico.
L’abitacolo è complessivamente dettagliato e ben curato: Il fondo è rivestito in vellutino, il piccolo cruscotto ad un solo strumento circolare è abbastanza dettagliato, come i pannelli portiera dotati di maniglia alzavetri, maniglia di apertura, posacenere e bracciolo, inoltre le portiere hanno il comando di blocco serratura e i deflettori sono muniti di meccanismo di apertura
Sia all’anteriore che al posteriore sono previste due panche, per i posti anteriori sono previste giustamente le cinture di sicurezza.
La pecca più rilevante che ho visto sono le tasche portaoggetti realizzate in stampo appena accennate.
Le cerniere delle portiere a braccetto le giustifico parzialmente considerando l’età del modello, ovviamente su un die-cast recente sarebbe un errore imperdonabile.
Il motore è completo di impianto di accensione, aspirazione, raffreddamento; completano il quadro positivo diverse decals con scritte e indicazioni.
Il vano anteriore destinato ai bagagli è rivestito in moquette e completo di un set di quattro valigie, ruota di scorta con relative chiavi e crick: è positivo osservare la cura dedicata ai particolari “secondari” come ad esempio la riproduzione del bloccaggio cofano e la targhetta identificativa con i dati di targa. Anche in questo caso le cerniere potevano essere realizzate con maggior cura, senza tagliare il profilo della carrozzeria.
Il fondo del modello è sufficientemente completo e dettagliato: trasmissione ben replicata, sospensioni funzionanti (semplificate), interessante il sistema a “balestra” per tenere in posizione il grigliato anteriore e simulare bene l’ammortizzatore del paraurti.
Un modello ben costruito e dettagliato, alcuni particolari come le cerniere avrebbero potuto essere realizzate meglio in particolare quelle delle portiere che adottano ancora l’antiestetico braccetto.
In sintesi
Mi è particolarmente piaciuto
Terminali di scarico
Griglie passanti anteriori e posteriori
Abitacolo curato
Non mi è piaciuto
Cerniere porte e cofano anteriore
Fari con pins di fissaggio
Prese d’aria sui parafanghi cieche