Modello: VW Beetle (kafer) 1.2 Jeans Bug
Marca: Minichamps (Car Collection)
Materiale: Metallo e plastica
Numero di catalogo: 150057101
Anno di produzione: ---
Pezzi prodotti: ---
Aperture: 4
Prezzo Medio di mercato: € 70
Prezzo di acquisto: €. 55 (negozio tedesco)
Da lustri aspettavo la riproduzione dell’ultima versione di Maggiolino importata in italia: la Jeans.
La minichamps affianca alla Classica 1200, anche questa Jeans Bug, che tanto si avvicina (esteriormente) alla nostrana Jeans.
La motorizzazione è la classica 1.2 Lt. (e non 1.3 come la nostra), ma la linea è quella del Maggiolone con le frecce anteriori integrate nel paraurti, i fanaloni al posteriore ed il parabrezza montato dal MY ’72.
Purtroppo il modello solo in parte può definirsi un ottimo affare: trovo il prezzo applicato in italia un poco alto sia per la qualità generale sia perché appartiene alla serie Car Collection, ovvero le Minichamps più economiche (il codice inizia sempre con 150).
Esteriormente non presenta critiche: il bianco è coprente e non di eccessivo spessore, le cromature sono tutte sostituite (correttamente) dalla verniciatura nero-opaca, i fari sia anteriori che posteriori sono realistici e “luminosi”.
Belle e soprattutto posizionate con cura e precisione tutti i sottilissimi filetti neri per una convincente simulazione degli inserti di gomma che la VW interponeva tra i vari lamierati del kafer nelle ultime edizioni.
L’abitacolo è la parte peggio riuscita del modello: l’uso di plastiche rigide e qualitativamente tutt’altro che eccellenti, forniscono una visione più di un bel giocatolo che di una replica per collezionisti: i sedili e pannelli blu puffo avrebbero dovuto simulare u interno rivestito in tessuto dalla trama e colore adatto a simulare il Jeans (come il nome della versione lascia intendere).
Inoltre i sedili anteriori privi dell’alzata per accedere ai posti posteriori contribuiscono alla sensazione di povertà (se non pressapochismo).
Per finire mi lasciano sconcertato le cerniere delle porte: se è vero che sono di tipo invisibile, purtroppo sono realizzate in plastica con il risultato di essere potenzialmente fragili e sicuramente di “piantarsi” (per lo meno sul mio esemplare) rendendo difficoltosa e pericolosa la chiusura degli sportelli.
Il vano anteriore rivestito in plastica rigida ospita la ruota si scorta ed il kit di chiavi in dotazioni, i braccetti della cerniera del cofano sono abbondanti e alquanto invadenti oltre che inefficienti in quanto non in grado di tenere il cofano aperto.
Meglio il posteriore: l’ampia grigliatura orizzontale è solo tampografata, ma l’aspetto non è assolutamente malvagio, il motore è sufficientemente completo e dettagliato, e le cerniere sono giustamente discrete ed efficienti. Non mi è chiaro il motivo dell’assenza del porta targa al posteriore (peggiora decisamente la resa) in quanto la Versione 1200S sempre prodotta dalla Minichamps ne è provvista.
In conclusione è un modello sufficiente, il fascino si gioca più per l’indovinata scelta della versione che per i contenuti della miniatura, avendo un rapporto qualità/prezzo piuttosto basso. L’alternativa è rappresentata dalla Schuco che ripropone la “Ultima Edition” millesei ad un costo a cavallo (quando non superiore) ai 100 Euro.
Se interessasse l’accoppiata con il maggiolone (1302) cabrio, la revell propone (ad un prezzo non proibitivo) sia la versione chiusa sia quella aperta.